Anche la pioggia ha di te il suo senso:
dischiusa la porta affiora dai cardini
dei miei confini.
Ora è tempo di toccare la terra,
di sentire il rumore delle zolle
e di urlare i segreti della neve.
Lo senti piangere il vento?
Questa pietra che oscura la voce
e si fa spiga d’acqua
a nutrire l’inverno -e le braccia.
Nulla di più fragile
che il semplice esisterti -di cielo in cielo,
tra gli arbusti e le assenze dei fiordalisi.
mamma, quanto manchi....
20aprileduemila25
Maria Grazia Vai
sulle note di "Sciatu" - Paolo Buonvino
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