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lunedì 29 luglio 2024

QUEL TUO (APPARENTE) ALBEGGIARE





Filari d’erba nuova 
camminano i bordi del silenzio 
e senza presenze 
anche i marciapiedi 

Sono strade di neve 
che piovono sulla stessa grondaia 
lontano dal nocciolo, 
lontano dall’ombreggiare del fiume 

E sono giorni 
che condanno il vento 
per non avere voce se non quella
del mattino 

Se non quella che si attarda 
e poi s’infrange 
senza meta alcuna 
_o apparente_ 
fra le impronte del tuo viso


Maria Grazia Vai 
(sulle note di  Mango " Tu....si ")


 
Recensione di Gian Carlo Lisi 
La poesia è un raffinato intreccio di immagini e sensazioni che evocano una profondità emotiva straordinaria. I "filari d’erba nuova" e le "strade di neve" tracciano un paesaggio silenzioso e immobile, suggerendo una solitudine quasi tangibile. L'assenza di presenze umane nei marciapiedi e nei bordi del silenzio accentua questa atmosfera di isolamento. Il contrasto tra il movimento e la stasi è palpabile: mentre l’erba e la neve suggeriscono un ciclo naturale, la voce del vento viene condannata per la sua mancanza di parole, amplificando il senso di vuoto. Questo vento si infrange "senza meta alcuna", simboleggiando un'attesa vana o una speranza disillusa. Il finale, con le "impronte del tuo viso", introduce un elemento personale e intimo, sottolineando il legame tra il paesaggio esterno e il paesaggio interiore dell'io lirico. L’aggettivo “apparente” suggerisce che ciò che sembra essere un nuovo inizio potrebbe non esserlo, aggiungendo una dimensione di incertezza e fragilità. Maria Grazia Vai cattura la complessità delle emozioni umane.

Grazie a Gian Carlo Lisi per la bellissima recensione alla mia poesia,
pubblicata sulla rubrica poetica on-line "Controverso"
e alla pagina 30 del quotidiano BuonaseraTaranto, il 27 luglio 2024







Poesia tratta dalla silloge 
SE CON UN T'AMO 
(40 poesie scritte ascoltando la musica di  Mango)






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