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domenica 20 settembre 2020

PARLE-MOI "LA SILLOGE"

 


 


PARLE-MOI

Pluie et chansons et l’Amour encore plus

(poesie dell’innamoramento)

 

“Parle-Moi” è una silloge che non si

accontenta della carta e dell’inchiostro:

per usare un’espressione più puntuale,

non si esaurisce con il testo scritto.

 

L’autrice senza mostrare forza ci dice che l’italiano non basta e rivendica la musicalità del francese, ogni titolo, così, diviene l’incipit che reclama attenzione. 

Non solo, ogni poesia viene a determinarsi ontologicamente dall’ascolto di un brano musicale -hic et nunc- ed è un tributo che ella ritiene di dover pagare per “giustificare” e in qualche modo legittimare il suo diritto a comporre.

Per reiterare Vai rivendica qualcosa che appartiene ad altri linguaggi. A volte sono i suoni di una composizione musicale, più spesso, elementi di realtà oggettiva come il sole, il nido di un uccello, i fiori, gli alberi, la pioggia, la luna e le stelle.

Il lettore sarà avvolto dal “sentire intimo” della Vai, vero tòpos della silloge. Inizierà a respirare con lei, non subito e solo se farà attenzione alle carezze.

L’autrice scrive “Mi esisti a dismisura / come i fiori della camomilla / sul fianco dei fossi”…e siamo immediatamente lettori spettatori di amore.

Tra i versi che meglio possono generare aspettative troviamo qualcosa come “Cielo che implora altro cielo”.

La silloge dipinge la pienezza di un intero anno, vissuto nei silenzi e nelle stagioni. Pare di entrare in un universo duale, un rapporto sempre a due, in cui l’amore è descritto in forme idealistiche pure, intoccato dall’invadenza del materialismo.

La silloge interviene tematizzando l’Amore dell’Essere. In una sua composizione, “il solo idioma: possibile o immaginario”.

Il lettore individuerà un altro elemento che contribuisce alla straordinarietà dell’opera, la relazione con alcuni specifici soggetti: il vento, la neve e il silenzio.

 

Per ultimo, come raccomandazione (o avvertimento) di cui il lettore dovrebbe tener conto prima di immergersi nell’intimismo dell’autrice, è l’irreversibilità: l’impossibilità di tornare indietro: l’immersione è profonda e piano piano ci si abitua a trattenere il respiro e “cambiare ritmo” e, forse, riaprire gli occhi per vedere un mondo migliore, quello in cui ella vive e sogna. Una irreversibilità che ben gestita, nutre lo spirito.

 dalla prefazione di:

Renato Ongania

in copertina un acquerello della pittrice

Rita Camillo

 

edizioni Youcanprit, settembre 2020

(puoi ordinarlo qui)

https://www.youcanprint.it/poesia-generale/parle-moi-9788831692342.html

 

 


 

 

 

sabato 5 settembre 2020

PARLE-MOI (Pluie et chansons et l’Amour encore plus) LA SILLOGE


PARLE-MOI

(Pluie et chansons ed l'Amour encore pluse)

un piccolo assaggio della mia nuova silloge

... qui la musica che l'ha ispirata, pagina dopo pagina, istante su istante, ma non solo quella di Francoise Hardy " Si vous n'avez rien à me dire " ...

Con la prefazione di Renato Ongania e in copertina un'opera di Rita Camillo