Premio Poetico e Musicale Nazionale ed
Internazionale
“Amici di Ron” VI edizione 2020
3° classificata sezione poesia in lingua straniera
Giuria del Premio:
Guaman J. Allende (Presidente di sezione)
Giovanna Bonaiuti, Donatella Rampado
il testo
della poesia premiata:
As if they were nightingales
From skies without rain
and illuminated windows
I would like to navigate in the ink
of my words
dreaming of other flights
among the fronds
that have turned white
and of other poems
in order to return
to greeting the arrival of a morning
that does not age
the benches
nor the cherry tree
L’autrice senza mostrare forza ci dice che l’italiano
non basta e rivendica la musicalità del francese, ogni titolo, così, diviene
l’incipit che reclama attenzione.
Non solo, ogni poesia viene a determinarsi
ontologicamente dall’ascolto di un brano musicale -hic et nunc- ed è un tributo
che ella ritiene di dover pagare per “giustificare” e in qualche modo
legittimare il suo diritto a comporre.
Per reiterare Vai rivendica qualcosa che appartiene ad
altri linguaggi. A volte sono i suoni di una composizione musicale, più spesso,
elementi di realtà oggettiva come il sole, il nido di un uccello, i fiori, gli
alberi, la pioggia, la luna e le stelle.
Il lettore sarà avvolto dal “sentire intimo” della
Vai, vero tòpos della silloge. Inizierà a respirare con lei, non subito e solo
se farà attenzione alle carezze.
L’autrice scrive “Mi esisti a dismisura / come i fiori
della camomilla / sul fianco dei fossi”…e siamo immediatamente lettori
spettatori di amore.
Tra i versi che meglio possono generare aspettative
troviamo qualcosa come “Cielo che implora altro cielo”.
La silloge dipinge la pienezza di un intero anno,
vissuto nei silenzi e nelle stagioni. Pare di entrare in un universo duale, un
rapporto sempre a due, in cui l’amore è descritto in forme idealistiche pure,
intoccato dall’invadenza del materialismo.
La silloge interviene tematizzando l’Amore
dell’Essere. In una sua composizione, “il solo idioma: possibile o
immaginario”.
Il lettore individuerà un altro elemento che
contribuisce alla straordinarietà dell’opera, la relazione con alcuni specifici
soggetti: il vento, la neve e il silenzio.
Per ultimo, come raccomandazione (o avvertimento) di
cui il lettore dovrebbe tener conto prima di immergersi nell’intimismo
dell’autrice, è l’irreversibilità: l’impossibilità di tornare indietro:
l’immersione è profonda e piano piano ci si abitua a trattenere il respiro e
“cambiare ritmo” e, forse, riaprire gli occhi per vedere un mondo migliore,
quello in cui ella vive e sogna. Una irreversibilità che ben gestita, nutre lo
spirito.
... qui la musica che l'ha ispirata, pagina dopo pagina, istante su istante, ma non solo quella di Francoise Hardy " Si vous n'avez rien à me dire " ...
Con la prefazione di Renato Ongania e in copertina un'opera di Rita Camillo
piovesti senza pronunciare verbo, fin dentro le giunture della pelle fin sopra la mia bocca e la sua fame. rinasco sabbia, senza sconfinare e torno al mare, alle radure, al cielo senza vento, senza ali e senza te, ritorno. Ai fossi, come pietra viva ritorni. Tra le cortecce del pruno, dentro le nuvole di un temporale: quel torsolo di vita. un fiato appena sopra la mia bocca. solo fossi. e solo potessi tornarmi. qui ~·~ maria grazia vai dodiciagostoduemila20 (manchi più che mai...) sulle
note di Agnes Obel - Riverside