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mercoledì 16 dicembre 2020

ALBA SORGIVA

 


Hai scavato in me, come nel greto del

fiume, un’isola che non scompare

 

Un pontile di fiordalisi e sale

_un volo di allodole tra le rose_

dove attingere l’alba e la sua fame

 

Fiorisci anche d’inverno sul dorso del

cuore: centrotavola del mattino

ad indossare tutti i miei sogni. Tu

che sfiori l’onda e dal basso del cielo

 

come fossi respiro: m’inazzurri

 

~·~

 

maria grazia vai

16dicembreduemila20

 

(dedicata)

 

tratta da “Mentre piove, e tu? “


sulle note di “Chris Wonderful - I Love You “

sabato 7 novembre 2020

YALLAH


     photo by Giuseppe Campo


lasciami prendere dai sogni l'acqua

che sfocia e mi disseta. fatti luce,

sii per me il disordine che mi calma

e aleggia tra i nidi e il noce in fiore.

fammi stare sul fianco lucido della

tua bocca: che io non abbia mai timore

del pallore o dell’azzurro dei tuoi

passi. dei miei vent’anni sii parola:

quella che s’innalza prima ancora che

il cielo arrivi ad inondarmi il fiato

 

... (intenerendoci le vene_ yallah) ...

 

~·~

maria grazia vai

7novembreduemila20

 

“ tratta da: mentre fuori piove, e tu? “

 

sulle note di “Bella Così” Chadia Rodriguez feat. Federica Carta



            

venerdì 30 ottobre 2020

È QUELLA FORMA DI TE

 

 


se mi allontano dall’azzurro dei tuoi

fianchi è solo per annodarti fiordalisi

tra i capelli, aspettando che fiorisca

_dalla preziosità dei tuoi paesaggi_

come da un foglio bianco, il giorno. 

(... che tu ...)

mi arrivi laddove ancora è l’ombra.

dove coltivo le parole e dove

ti arriverò, come d’Arianna i fili

 

_anche domani_

 

~·~

 

maria grazia vai

30ottobreduemila20

 

sulle note di Sting - Desert Rose



 

venerdì 16 ottobre 2020

As if they were nightingales

 

 

Premio Poetico e Musicale Nazionale ed Internazionale

“Amici di Ron” VI edizione 2020

3° classificata sezione poesia in lingua straniera

Giuria del Premio:

Guaman J. Allende (Presidente di sezione)

Giovanna Bonaiuti, Donatella Rampado

 

il testo della poesia premiata:

 

As if they were nightingales

From skies without rain
and illuminated windows
I would like to navigate in the ink
of my words
dreaming of other flights
among the fronds
that have turned white
and of other poems
in order to return
to greeting the arrival of a morning
that does not age
the benches
nor the cherry tree

but does mature my fruits
for a hundred years more

(...) 

Come fossero usignoli

Di cieli senza pioggia
e finestre illuminate
vorrei navigar l’inchiostro
del mio dire
sognando di altri voli
tra le fronde
oramai bianche
e di altre poesie
tornare
a salutar l’arrivo del mattino
che non invecchia
le panchine
né il ciliegio

e matura i miei frutti
per altri cent’anni 

~·~ 

Maria Grazia Vai


sabato 10 ottobre 2020

STARTI DENTRO (GOODBYE MY LOVER)


 


STARTI DENTRO (GOODBYE MY LOVER)

 

Osservarti andare via mentre tu mi

dimentichi, mentre ottobre si sveste

di noi e la luna si fa primavera.

 

Da qui a domani sarai l’onda lieve,

l’acqua che smuove, come fosse vento,

i rami e la bocca, le foglie e il cielo.

 

Restarti dentro, per sopravvivermi.

E nel dolore degli alberi, con te,

solo per te, rinascere filo d’erba

 

Nei riccioli, legati a filo rosso.

I tuoi nei miei. I nostri: tra le fronde

 

~·~

maria grazia vai

10dieciventi20

 

tratta da “MENTRE PIOVE,  E TU?”

sulle note di James Blunt - Goodbye My Lover





domenica 20 settembre 2020

PARLE-MOI "LA SILLOGE"

 


 


PARLE-MOI

Pluie et chansons et l’Amour encore plus

(poesie dell’innamoramento)

 

“Parle-Moi” è una silloge che non si

accontenta della carta e dell’inchiostro:

per usare un’espressione più puntuale,

non si esaurisce con il testo scritto.

 

L’autrice senza mostrare forza ci dice che l’italiano non basta e rivendica la musicalità del francese, ogni titolo, così, diviene l’incipit che reclama attenzione. 

Non solo, ogni poesia viene a determinarsi ontologicamente dall’ascolto di un brano musicale -hic et nunc- ed è un tributo che ella ritiene di dover pagare per “giustificare” e in qualche modo legittimare il suo diritto a comporre.

Per reiterare Vai rivendica qualcosa che appartiene ad altri linguaggi. A volte sono i suoni di una composizione musicale, più spesso, elementi di realtà oggettiva come il sole, il nido di un uccello, i fiori, gli alberi, la pioggia, la luna e le stelle.

Il lettore sarà avvolto dal “sentire intimo” della Vai, vero tòpos della silloge. Inizierà a respirare con lei, non subito e solo se farà attenzione alle carezze.

L’autrice scrive “Mi esisti a dismisura / come i fiori della camomilla / sul fianco dei fossi”…e siamo immediatamente lettori spettatori di amore.

Tra i versi che meglio possono generare aspettative troviamo qualcosa come “Cielo che implora altro cielo”.

La silloge dipinge la pienezza di un intero anno, vissuto nei silenzi e nelle stagioni. Pare di entrare in un universo duale, un rapporto sempre a due, in cui l’amore è descritto in forme idealistiche pure, intoccato dall’invadenza del materialismo.

La silloge interviene tematizzando l’Amore dell’Essere. In una sua composizione, “il solo idioma: possibile o immaginario”.

Il lettore individuerà un altro elemento che contribuisce alla straordinarietà dell’opera, la relazione con alcuni specifici soggetti: il vento, la neve e il silenzio.

 

Per ultimo, come raccomandazione (o avvertimento) di cui il lettore dovrebbe tener conto prima di immergersi nell’intimismo dell’autrice, è l’irreversibilità: l’impossibilità di tornare indietro: l’immersione è profonda e piano piano ci si abitua a trattenere il respiro e “cambiare ritmo” e, forse, riaprire gli occhi per vedere un mondo migliore, quello in cui ella vive e sogna. Una irreversibilità che ben gestita, nutre lo spirito.

 dalla prefazione di:

Renato Ongania

in copertina un acquerello della pittrice

Rita Camillo

 

edizioni Youcanprit, settembre 2020

(puoi ordinarlo qui)

https://www.youcanprint.it/poesia-generale/parle-moi-9788831692342.html

 

 


 

 

 

sabato 5 settembre 2020

PARLE-MOI (Pluie et chansons et l’Amour encore plus) LA SILLOGE


PARLE-MOI

(Pluie et chansons ed l'Amour encore pluse)

un piccolo assaggio della mia nuova silloge

... qui la musica che l'ha ispirata, pagina dopo pagina, istante su istante, ma non solo quella di Francoise Hardy " Si vous n'avez rien à me dire " ...

Con la prefazione di Renato Ongania e in copertina un'opera di Rita Camillo


martedì 25 agosto 2020

SOMEWHERE ONLY WE KNOW

 

 

mi accadi sopra ogni piccolo spazio

_in un luogo che solo tu conosci_

poco prima l’istante in cui la terra

si arrende all’abbraccio delle tue mani

 

dove tutto il mio esistere s’infiora:

_e lì si raccoglie. Sfociando in te_

 

~·~

 

maria grazia vai

25agostoduemila20

 

sulle note di Keane - Somewhere Only We Know

 

 

domenica 23 agosto 2020

(se ti dicessi, quante volte...)

 

 

il fiato si ritrae dentro il cortile

dietro quel nostro navigarci i sogni

che solo riuscissi a ritrovarti

_amore mio, saremmo l’onda chiara_

che spiga tra le rocce e la ragione

 

quel viaggio ai limiti delle tue coste

che fa _del vento, l’attesa incessante

sul precipizio della malinconia


~·~

 

maria grazia vai

11luglioduemila20

 

sulle note di Leonard Cohen - You Have Loved Enough

 

 

mercoledì 12 agosto 2020

(...se solo tornassi...)


(...se solo tornassi...) 

piovesti senza pronunciare verbo,
fin dentro le giunture della pelle
fin sopra la mia bocca e la sua fame.
rinasco sabbia, senza sconfinare
e torno al mare, alle radure, al cielo
senza vento, senza ali e senza te,
ritorno. Ai fossi, come pietra viva
ritorni. Tra le cortecce del pruno,
dentro le nuvole di un temporale:
quel torsolo di vita. un fiato
appena sopra la mia bocca. solo
fossi. e solo potessi tornarmi. qui
 ~·~
 maria grazia vai
dodiciagostoduemila20
 (manchi più che mai...)
 
 sulle note di Agnes Obel - Riverside


domenica 26 luglio 2020

MAIS JE T'AIME






MAIS JE T'AIME


arrivo a toglierti dalla mia bocca:
lamento d’amore e d’altri deliri,
tremore dolciastro delle mie mani
che fa di un arpeggio d’alba -tempesta

suprema preghiera sopra un altare
che schizza più forte d’ogni parola
...mais je t’aime... più degli occhi, più del mare
più dei gabbiani rimasti a riva

je t’aime: sotto l’inchiostro di una poesia
che il tempo, senza dirlo, ha conservato
in tutte le foglie. E le forme di me.

(...)
...un cuore che addestra tramonti d’albamore...


~·~

maria grazia vai
tratta da PARLE-MOI


sulle note di
MAIS JE T'AIME 
Grand Corps Malade & Camille Lellouche





sabato 11 luglio 2020

SI VOUS N’AVEZ RIEN À ME DIRE







ti avessi ancora, rosa tra i capelli
paesaggio e veliero nella distanza:
dove il gelso matura le mie foglie
e la neve fiorisce tra le stanze...

che quando il cielo arriva -mi sei casa

ti avessi nel risvolto delle pietre
E solo per abitarti, ramificare
di gelsomini e viole, il tuo balcone

ma non hai fiori alle pareti...
mentre il mare -dopo di noi,
canta ancora poesie d’amore
(...)
al posto delle onde.


~·~

maria grazia vai
maggioduemila20
tratta da PARLE-MOI
sulle note di Françoise Hardy -  Si vous n'avez rien à me dire...