Carezzami di te
come il soffio vaporoso di un
sogno
che ridesta i miei mattini
Scendi tra le mie mani
dischiuse e leggere
carezza ogni confine, ogni
metafora,
ogni mia singola mancanza
e accendimi l’inverno
dell’attesa
Silenzia la mia bocca
con un verbo che mi tenga ancora sveglia
Alimenta ogni più piccola fiamma
prima ancora che si sciolga
tra le pieghe delle labbra
vestite a festa
Fanne coriandoli di leccornie
per la tua fame,
per la mia sete.
Per questo continuo prodigio
che è il sorgere dell’alba
[ogni volta che fiorisci]
tra i rami spaiati e tranquilli
del nostro giardino.
Dove ti amo, -e torno a cercarti.
~·~
MariaGraziaVai
dicembreduemiladiciotto
Nessun commento:
Posta un commento