La sera scivolava come fosse un
fiume inerme
nessuna curva delimitava la sua
riva
e nemmeno un arbusto a contenere
la sua fuga
Tu con me
guardavi il suo silenzio farsi
nebbia
tra mille rumori interrotti
soltanto dalla pioggia
e senza mai averne sete finimmo
per oltrepassarla
Senza mai averne fame
vivesti accanto alle mie orme
delineando rivoli di luce fra
sentieri di viole e catrame
Della neve lasciasti soltanto un
pensiero
poche sillabe nel buio
confuse tra le costole del giorno
Un
viaggio contrapposto alla linea nitida del cuore
poco prima che il sangue
ricomponesse ogni parola
sul bianco di una pagina
scarlatta
Quel cielo sovrapposto alla follia
che fa d’ogni scogliera
la curva che si schianta alla mia
riva
e si tramuta in pianto.
Così, nei tuoi ritorni
Così, come soltanto la tua assenza
può scaldare
l’inverno che ricopre le tue stanze
e le mie ossa
mute...
Le puoi contare, sai?
Ogni volta che l’alba si spegne
-moltiplicando
le ore (e le onde)
del tuo stesso nome.
Maria Grazia Vai
23giugnoduemila18
“ a mio padre,
l’onda che mi riporta a riva...sempre ”
sulle note di
Everything returns di Gianluca
John Attanasio © 2018 Live Studio