Una nube a forma di te
ricopre, quasi fosse inverno
i sassi nel cortile
Nel buio delle pietre
torna l’acqua
E il vento schiude il sogno
come fossi
ancora in te
-e tu, l’approdo
alla vertigine dei miei mattini
alla vertigine dei miei mattini
Un merlo
mi riporta le distanze
dentro un’eco di silenzi e quiete
Come di antiche risa di bambini a
festa
festa
nel suono di campane
riflesse dentro gli ultimi
giorni di pioggia
Nel buio delle pietre
sei l’aria dentro casa
quella che innalza i miei alberi
al cielo.
al cielo.
Tutti
E muove e ossigena il mio tempo
e libera gli aquiloni
mai legati
-miei di figlia
Maria Grazia Vai
20agostoduemila16
sulle note di Schiller “ Dream Of You “
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