Non le parole
che illuminano spiagge
piuttosto
granelli di sangue
dimenticati accesi
tra me, te
e le ringhiere ammutolite di un cortile.
Oltre la siepe
vive un rumore d’aria
come di un treno
che non aspetta
che il fischio della
notte per trattenerci
notte per trattenerci
come di onde
fiorite nel costato
come di un viaggio di
chi no ha più
chi no ha più
un volto
o un’ombra da
scoprire.
scoprire.
(Esilio di labbra che trovano
respiro
dentro una bolla d’acqua)
nel fondo di un
tramonto senza fiato
tramonto senza fiato
nei solchi delle zolle
nelle risaie
disseminate a viole
disseminate a viole
quel nostro
ritrovarci, senza portarci via
ritrovarci, senza portarci via
dentro un fruscio di
braccia
braccia
e senza voce
che ancora stringono
( E nel mio petto
-come nei pesci- finestre e piantagioni, spalancano)
E nel tuo cielo di
comete,
comete,
in lontananza,
d’azzurro, cantando -fremono.
Maria Grazia Vai
15febbraioduemila15
sulle note di Kwoon “ I Lived On The Moon “