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martedì 6 dicembre 2016

LABBRA DI PIUME





« Morivi mille volte più di quanto puoi aver vissuto.
Ogni ora di ogni giorno.
Ogni spina, ogni chiodo nel legno.
Colpevole d’averlo amato.
Ora -seppur viva- sei spenta.
Sei una rosa rossa di sangue, nel buio di un muro senza nome »
Le braccia ancora accese
cingono i fianchi scarlatti del caos.
L’azzurro cinguettio del fiato
ristagna sui quaderni dell’amore,
tra nidi pungenti e lenzuola
-sollevate come gambe al cielo-
Quel cielo crocefisso
che pregavi di nascosto
tra le ciglia e le mimose
sul tuo letto di sposa
Ora -seppur livida- sei bianca.
Regina inghirlandata di singhiozzi
trascini le parole sulla tua bocca di piume
Sei una rosa rossa di sangue
nei riccioli di un nastro.
Nel vento. Senza nome.
Sei pioggia tranquilla, sulle tegole
e le viole
  
Maria Grazia Vai
ottobreduemila16

lirica pubblicata nel volume artistico

“ Il Fascino dell’ARTE “
ispirata dall’opera
“ Senza Titolo”
 (2013, Terre ed acrilici a spatola su tela cm 70x70)
del Maestro MARIO SALVO