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mercoledì 4 dicembre 2013

ALDEBARAN INCONTRA LE PAROLE DI ALDO COLONNELLO



ALDEBARAN INCONTRA ALDO COLONNELLO
 Pier Paolo Pasolini, già negli anni 70 rilevava l'inconsumabiltà della Poesia.
  Da  poeta coglieva  l'avanzata  implacabile di un nuovo potere  che non vedeva
  nella sua essenza intrinseca ma ne percepiva la funzione antiumanistica e, in
  ultima analisi, disgregante per il fondamento etico.
  La categoria finale, la tecnica, che sintetizza gli avanzamenti storici precedenti
  pare  non  prevedere più le due forme  di pensiero che si avvicinano all'inespri-
  mibile, che camminano sul crinale dell'assoluto e della ricerca della Verità, che
  sono appunto la Filosofia e la Poesia.
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  Nelle anse  dell'apparato  tecnico-scientifico  un  magma ribollente si oppone a
  questo appiattimento culturale e rivendica uno spazio creativo che nulla può e
  potrà sedare; qui sedimenta il bisogno di Poesia, un bisogno inesausto e atem-
  porale, che alimenta  il  sentimento e la passione e sana, consolando, le ferite 
  inferte da un Divenire spiazzante e alienante.
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  La cara, grande Poetessa Alda Merini, per la quale mi sono battuto con molti
  altri affinché Le venisse riconosciuto il Nobel, diceva: "Scendete dalla spalle dei   
  Poeti, siamo stanchi di indicare la strada".
  Alda non giudicava,come Pasolini,che vita e poesia fossero divenute antitetiche,
  ma come il grande poeta bolognese, continuava a creare, certa di una recondita,
  occultata necessità dell'uomo contemporaneo di attingere ad essa per riceverne
  consolazione e lenimento.
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  ......
  Credo che  il  mio  amico  Andrea  Salvatici  abbia  colto  nel segno: la  qualità
  precoce di Paolo Amoruso balza all'occhio, rara  è la sua  capacità di cogliere
  nella parola,nella sua doppia funzione convenzionale e neoplatonica, la carica
  evocativa che esplora i sentimenti e l'inespresso.
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  La più vissuta maturità di Maria Grazia Vai fa pensare,da subito,ad interrotto   anelito, delicata carezza al Mistero impenetrabile che fascia la nostra condizione 
  con Amore e Dolore avvicendati.
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  Dall'incontro fra questi due Poeti rinasce "Aldebaran", non più unicamente stella  
  fra le infinite stelle della galassia, ma  gioiosa epifania della Parola, sentimenti
  scanditi  con  margini inespressi, interpretazione  sublime e  leggera di ciò che
  pare inafferrabile.
  ...
  La Poesia, quando è vera e compiuta, ci sostiene nel cammino della vita; Paolo
  Amoruso e Maria Grazia Vai ci indicano, donandoci "Aldebaran ", la stella che
  illuminala nostra affaticata interiorità.
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    Aldo Colonnello

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