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domenica 5 maggio 2013

OVUNQUE MUOVE LA RASSEGNAZIONE

 
OVUNQUE MUOVE LA RASSEGNAZIONE
 
 


 Scaglierebbe insieme alla pietra
fattasi parole di sangue, tra i silenzi
-ingiusti delle sue strade, anche lo sguardo
violento dei suoi ausili, rimasti orfani d’una
mano che, solo nella luce del sonno le porge
la sua voce, e l’ascolta.
 
Mentre nell’eco del giorno che non ritorna
nasconde tra gli sguardi invisibili la realtà
delle sue gambe paralizzate, e lì soltanto
le sente correre, fino alla spiaggia del conforto
dove il mare è babilonia d’ilarità, o finalmente
il gergo straripante d’una vittoria, -madre d’altre
apoteosi da riempire. O dimenticare.
 
Urne in cui bruciano insieme al silenzio, da cui
fluisce intatto -tra le ossa ancora vive- il
sangue di una rosa. O solamente il grembo
-che n’è la spina, conficcata nello zoccolo
 
della bestia che l’ha uccisa.
 
 

Maria Grazia Vai
maggioduemilatredici




(poesia tratta dall'Antologia a tema sociale " GOCCIA A GOCCIA ")
 


 
... sulle note di “ Piano Magic - The Blue Hour “ ...

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