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venerdì 14 settembre 2012

Come lanterne tra la neve di Maria Grazia Vai (Introspezione)

 
COME LANTERNE TRA LA NEVE
 
 
 
 
Certi giorni incidono  le nuvole
e si fanno cicatrici
tra le guance di un dolore.
Caddi come un sogno
disegnando linee oblique
sull’erba mutilata dei miei anni
nuotando, come fossi un poeta
che spera di volare
 
La pioggia come un  discorso
arrivò fino alla soglia di un pensiero
come a bussare controvento
alle rive di un ruscello,
nel mare di uno specchio
e lì a remare come fosse il grande volo
che aspettava il mio ritorno
 
Caddi fuori da un ciliegio
e lì, quel giorno
scoprirono la tenerezza
dei miei deserti d’anima,
nel dopo che giustifica la morte
o semplicemente,
l’inverno fuori stagione
 
Come fossi anch’io, della terra
una qualunque zolla
Tra i contorni sicuri della nebbia
e i rintocchi, tra la neve
di una lanterna spenta.
 
 
Maria Grazia Vai
14settembreduemila12

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